Giovedì, 05 Giugno 2008 02:13

Giordano Bruno protagonista del secondo “incontro”

Scritto da  Gerardo

Il Centro Internazionale di Studi sul Religioso Contemporaneo (CISRECO) di San Gimignano ha organizzato anche nel 2008 una serie di incontri e presentazioni di novità librarie.
A seguire, il comunicato riassuntivo dei temi e dell’andamento della conferenza dal titolo I dilemmi della devozione popolare nell’età moderna.

Protagonista del secondo incontro il grande filosofo Giordano Bruno rievocato in un affascinante libro di Michele Ciliberto dal titolo “Giordano Bruno. Il teatro della vita”, uscito di recente per i tipi della Mondadori. Alla presenza dell’autore e di un pubblico appassionato e competente il volume è stato presentato da Giacomo Marramao. Marramao ha fatto notare come il lettore si trovi davanti non una semplice biografia del grande nolano, né ad un manuale scolastico, ma un’opera di riflessione filosofica, dallo stile nobile come quello bruniano. Dove vengono focalizzati i grandi temi di uno dei maggiori filosofi del Cinquecento e della modernità: sopra tutti quello della centralità del corpo e quello della infinità. Immettendo il Bruno nella discussione filosofica uno dei punti fermi della filosofia a venire: l’esigenza di saldare l’essere con la contingenza, tenere insieme singolarità e universalità. Se si deve parlare di attualità di Bruno è in questo nesso indissolubile che va ricercata.
Altra idea cardine del sistema bruniano è quella dell’onnicentrismo. Superando in questo senso l’eliocentrismo di Copernico e gettando lo sguardo inquieto molto al di là di quanto non andava facendo e farà in seguito Galileo Galilei. Per quanto riguarda la polemica sulla religione inoltre Ciliberto ha sfatato alcuni miti che sono circolati in passato riguardo al problema. Marramao lo ha fatto notare e Ciliberto lo ha a viva voce ribadito: c’è in realtà in Bruno la valorizzazione della religione naturale. Bruno infatti non nega il valore della religione. La religione è fondamentale, ma solo se crea unità, relazione, altrimenti si trasforma in una macchina da guerra. E’ successo in passato, succede oggi. Con quanti tragici lutti è documentato dalla tormentata storia europea del passato ed è oggi dinanzi agli occhi di tutti. Ciliberto è ritornato su questo punto. Facendo risaltare in Bruno (in questo vicino a Machiavelli) il recupero della religione come fondamento del vivere civile, come religio, recuperando il senso antico e comunitario dell’etimo latino.

Il prossimo incontro vedrà protagonista don Renzo Rossi, uno degli attori principali del rinnovamento della religione e della chiesa cattolica nel segno dell’impegno diretto operato sia sul campo internazionale (l’assistenza per un lungo periodo ai prigionieri politici brasiliani durante la dittatura militare) sia in Italia, a fianco degli operai licenziati. Dialogando con tutti, assistito sempre da una inconfondibile fiorentinità colma di verve e simpatia. Titolo dell’incotro “La mia corrispondenza con La Pira, don Milani, padre Balducci, Berlinguer, Ingrao”.
Presenta Arnaldo Nesti.



Una foto con i due protagonisti dell’incontro


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